sabato 3 febbraio 2007

non ci sono parole

Per quello che è successo ieri non ci sono parole.
Non posso ancora credere a quello che ho visto.
Mi sono vergognata tanto.
Mi vergogno ancora, tanto.
E' una cosa nuova per me, non mi era mai capitato prima d'ora di sentirmi così.
Ho sempre amato la mia città, nonostante sia parecchio abbandonata a se stessa, nonstante da qualche anno a questa parte sia come morta, io l'adoro comunque, mi piace e in fondo ci sto bene.
Ma sentire ripetere il suo nome continuamente, leggere la notizia su tutte le testate giornalistiche internazionali, vedere l'apertura del tg3 di oggi - che ha aperto con le immagini della guerriglia di ieri sera senza commenti, e poi vedere apparire la scritta CRIMINALI, sul ragazzetto vestito di tutto punto con tanto di giubbino D&G che scaglia pietre e tiene un manganello in mano - mi ha fatto davvero venire il voltastomaco.
Ho cominciato a farmi una serie di domande, mi sono chiesta come si faccia ad arrivare ad una tale esplosione di rabbia, violenza, crudeltà - perchè ci vuole anche crudeltà per ferire consapevolmente qualcuno con una manganello o per lanciare una pietra in testa ad un disgraziato qualsiasi.
Mi sono chiesta di chi o cosa possa essere la colpa.
Delle famiglie? Forse i genitori non sanno più educare i propri figli.
Dell'educazione? L'educazione è  forse un concetto relativo?
Delle scuole? Gli insegnati non sono più in grado di inculcare i valori che la "conoscenza" dovrebbe trasmettere.
Della città? E' vero oggi come oggi Catania non offre niente. Le periferie sono abbandonate a loro stesse. Ma non è un problema che riguarda solo le periferie. Eppure è una città che avrebbe così tanto da dare, da un punto di vista culturale soprattutto.
Della televisione? Quella meravigliosa scatoletta luccincante e rimbambente che ti fa capire che tirare una bestemmia è peggio che picchiare qualcuno (per chi non l'avesse colto è un riferimento al grande fratello) o che ti dà l'idea che la soluzione ideale per la tua vita è trovare una sistemazione all'interno del (scusando il gioco di parole) sistema tivvù partecipando ad uno qualunque dei più degraganti reality show o quiz abominevoli (mi riferisco a programmi come uomini e donne, amici, o il programma condotto da papi su italia uno di cui non ricordo neppure il nome).
E' l'idiozia di pochi che trascina i molti?
Cos'è?
Io lo vorrei scoprire davvero.
E poi tutto questo per una partita.
Partita che probabilemte è stata solo uno stupido pretesto.

4 commenti:

EmmeBbi ha detto...

su quel che scrivi c'è poco da commentare... non si tratta solo di catania, è questo paese che sta andando a rotoli. non è una cosa attribuibile a questo, o a quel governo. è la sua società che produce mostri a ripetizione. una società basata sull'indifferenza, sull'ignoranza, sull'egoismo sfrenato, sulla mancanza di valori (quelli veri. non quelli di paparazzingeruini&co)... non potrà mai produrre nulla di buono. ci vuole, davvero, una rivoluzione culturale. da dove iniziare? chi dovrebbe iniziarla? questo non lo so, ma se ne sente il bisogno, ora più che mai, e questo è reso lampante dal fatto che, come al solito, ci si muove solo quando "ci scappa il morto". un saluto!

bhikkhu ha detto...

Avrei voluto scrivere quello che ha scritto MB.

artemisia80 ha detto...

sono d'accordo, non c'è nulla da aggiungere. Bellissimo post

principedniente ha detto...

Ti appoggio pienamente... ma non è un problema solo di Catania o della Sicilia... Purtroppo gli idioti sono ovunque.