
Buon Natale
Buñuel e la tavola del re Salomone
Ho saputo dell'esistenza di questo film per puro caso.
Ho raccontato ad un mio amico il progettino che avevo in mente per la mia futura tesi e così lui mi ha fatto il nome di questo film.
L'ho cercato.
L'ho trovato.
Infine, oggi l'ho visto.
Mi ha lasciato alquanto perplessa.
In una recensione ho letto che l'intenzione del regista, Carlos Saura, era quella di rendere omaggio all'amico Luis Buñuel.
Io l'ho trovato alquato bizzarro e forse anche un pò inutile.
In breve: Buñuel viene a sapere dell'esistenza della tavola del re Salomone (tavola che permette di vedere passato presente e futuro e contesa dalle tre grandi religioni monoteiste) e quindi immagina di realizzare un film ambientato nel futuro (nel 2002, mentre il film è del 2001) in cui lui - giovane - insieme agli amici Dalì e Garcia Lorca va alla ricerca di questa tavola.
Fine della storia.
E' vero che - come dice Peter Greenaway - il cinema non deve per forrza raccontare una storia (già ci pensano i libri a farlo...) però questo film è davvero sconclusionato.
L'omaggio all'opera di Buñuel si risolve in una serie di scene davvero povere:
prima una bambina gli chiede l'autografo,
poi un cameriere elenca tutti i film che ha visto
e infine un critico pazzo lo smerda,
ma subito dopo il critico pazzo viene portato via in camicia di forza,
(suppongo per vanificarne il giudizio).
Ma si fa anche riferimento anche alla storia del cinema più in generale, in maniera alquanto discutibile, in una scena che risulta assai divertente:
mentre i tre sono nel bel mezzo della ricerca della tavola, nei sotterranei di una specie di tempio o di una chiesa (questo non è proprio chiaro, ma poco importa), come tre audaci Indiana Jones, ma senza frusta nè cappello, ecco che arrivano al cospetto di un'enorme gigantesca riproduzione del robot di Metropolis, che ostacola loro la strada con una palla di fuoco sparata fuori dagli occhi come avrebbe potuto fare Ciclope degli X-men.
Infine i tre giungono alla tavola che sembra giacere in mezzo a (delle erbacce? liane? cavi elettrici come quelli di Matrix? bho) non si capisce (ma io propendo più per la terza ipotesi). Comunque sia, una volta giunti lì, i tre guardano nella tavola e...
- sto per rivelare la fine del film, quindi se non volete rovinarvi la sorpresa... -
...e Dalì si vede seduto in trono (nonostante per tutto il film sia stato dipinto con un demente, vaneggiatore, visionario, pavido e vagamente idiota);
Garcia Lorca si vede fucilato;
e Buñuel non vede nulla, si rende conto di essere rimasto solo, perchè i suoi amici sono misteriosamente scomparsi e ciò lo porta a compiere un'ultima riflessione sull'amicizia sotto forma di poesia.
Fine
Ad impreziosire il film: uno splendido cammeo della stimatissima attrice, nostra connazionale, Marini Valeria
nelle vesti di un'improbabile spia, nonchè critica d'arte e - ovviamente - amante focosa: immancabile un suo nudo.
E pensare che ho parlato e ho consigliato questo film alla professoressa della tesi senza averlo vista prima...
Adesso cosa penserà di me?
Non mi laurerò mai più.
- Il cesso è mio e lo gestisco io -
[noto motto di anonima femminista]
Ho appena finito di cenare e sono di cattivo umore perchè il mio pasto non mi ha soddisfatto:
la pasta era dura, insipida e il condimento ancora crudo.
Così per distrarmi dal mio malumore decido di concentrarmi sugli occhioni blu di David Sassoli (quanto mi piace!),
ma purtroppo le sue parole mi distraggono e tutta la mia attenzione si sposta sulla notizia che sta leggendo.
Quello che capisco è che l'onorevole (si fa per dire) Gardini non vuole dividere il bagno con l'onorevole Vladimir Luxuria.
Rimango allibita.
Credo anche di aver capito che la Gardini abbia affermato che trovare l'onorevole Vladimir Luxuria nel bagno femminile per lei sia una forma di violenza sessuale.
...
Dopo questo, una vera e propria furia si impossessa di me.
Però decido di mantenere la calma e vado a leggere al notizia sul sito di Repubblica.
La lettura dell'articolo mi rincuora, perchè stando a quanto è scritto la signora Elisabetta ha fatto davvero una figura barbina.
Pare abbia messo su una scena madre da melodramma senza però ottene nulla.
Ora, mia cara Elisabetta: che ti sembra di essere a casa tua?
Ti pare il caso di prendertela con le signore che si occupano della pulizia dei bagni del parlamento: che ti sembra che sono? Le tue cameriere?
E poi, ti sembra il caso di farti notare ancora una volta per le tue doti da urlatrice (cosa che ti dà risalto ad ogni dibattito televisivo a cui partecipi)?
Secondo me dovrebbe cambiare un pò aria,
che so cambiare colle,
magari trasferirsi al Campidoglio.
Non è lì che stavano le oche?
Ma è possibile che la classe politica italiana debba essere caratterizzata da cotanta demenza?
E' davvero indispensabile riempiere i banchi dei parlamentari di gente così inetta e ignorante?
Fossero stronzi ma almeno intelligenti si potrebbe pure chiudere un occhio.
E invece, no.
and these songs that we sing
do they mean anything
to the people we're singing them to
Questo film non mi fa impazzire, nel senso che, alla fin fine:
“sì è grazioso ma niente-di-chè”.
Poi, i biondi proprio non mi piacciono.
Ma inspiegabilmente se faccio zapping sui canali cinema di Sky e lo trovo almeno per 5 minuti lo guardo…
Non riesco proprio a capire.
A volte sono proprio detestabilmente “femmina”.
With your feet on the air and your head on the ground
Try this trick and spin it, yeah
Your head will collapse if there's nothing in it
And you'll ask yourself
Where is my mind?
Where is my mind?
Where is my mind?
Way out in the water, see it swimming
I was swimming in the Caribbean
Animals were hiding behind the rock
Except for little fish
When they told me east is west trying to talk to me, coy koi
Where is my mind?
Where is my mind?
Where is my mind?
Way out in the water, see it swimming
With your feet on the air and your head on the ground
Try this trick and spin it, yeah
Your head will collapse if there's nothing in it
And you'll ask yourself
Where is my mind?
Where is my mind?
Where is my mind?
Way out in the water, see it swimming
With your feet on the air and your head on the ground
Try this trick and spin it, yeah
[fight club - pixies]
AUTUNNO...
Dove sei finito?
Dove?
E' ottobre!
Non posso morire di caldo ad ottobre!
Tutto il mio equilibrio psico-fisico ne risente!
Vuoi deciderti ad arrivare!?!
Oggi ci sono stati:
ventinove gradi ad ottobre
non è proprio normale!!!
Il ventre dell'architetto
[The Belly of an Architect - 1987 - Peter Greenaway]
h: 09.47
Squilla il telefono.
Leggo sul display: "privato".
La scritta lampeggia insistente e l'odiosa melodia del telefono mi martella l'encefalo.
Mi decido a rispondere.
So già a cosa vado incontro.
"Pronto, Buongiorno, Sono Marco, chiamo per conto di *** Conosce la nostra offerta? Mi permette di illustragliela..."
E' inutile proferire parola perchè tanto Marco o Luca o Francesca o Claudia, senza prendere fiato, ti ripeteranno tutti favolosi vantaggi che ti offre *** se lasci la *** perchè il canone non lo pagherai più, perchè internet sarà una scheggia...
Ormai la mia filosofia è quella di non rispondere più quando leggo "privato" sul mio telefono, ma inevitabilmente lo faccio e ogni santissima volta faccio appello a tutta la mia pazienza per non sbraitare contro il povero operatore di turno.
Perchè diciamo la verità: il povero Marco-Luca-Francesca-Claudia, poveretto, non c'entra nulla, non è colpa sua.
Lui fa solo il suo povero, sporco, inutile lavoro.
Ma miei cari operatori cosa credete?
Credete che io viva in una caverna sul cocuzzolo di una montagna?
Credete che a casa mia la tivvù sia solo un sopammobile?
Credete che nella mia città la carta stampata la usiamo al posto della carta igenica, anzichè leggerla?
SI! Diamine!
Sono al corrente delle vostre stramaledettissime offerte vantaggiosissime e se, qualora, chissà, forse un giorno, volessi usifruire di una di loro
VI CHIAMO IO!!!
Nei giornali, in tivvù, su internet ci sono i vostri numeri...oh!
Non potete chiamare a casa mia, arrecandomi
NOTEVOLISSIMO DISTURBO,
ad intervalli di tempo regolari per tutto il santo giorno!
E poi ancora: alle 15 del pomeriggio,
se le persone sono in casa,
in genere, RIPOSANO!
quindi cari: Marco Luco Francesca e Claudia SMETTETELA DI CHIAMARE e andate a cercarvi un altro lavoro!
So che non è facile, ma rifletteteci: fate un lavoro di merda, siete sottopagati, sfruttati e in più la gente vi odia.
per favore.
I RACCONTI DEL CUSCINO
Se Dio era soddifatto della sua creazione,
dava vita all'mmagine d'argilla dipinta
firmandola con il Suo proprio nome."
Peter Greenaway ha detto:
"Quando si va a vedere un film ci si aspetta che questo ci racconti una storia, ma non è questo il compito del cinema. Per raccontare le storie esistono già i romanzi"
[pillow book - 1996]
C'è un'ape che se posa
su un bottone de rosa:
lo succhia e se ne va...
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.
Trilussa
è una questione di qualità
o una formalità
non ricordo più bene
una formalità
come decidere di radersi i capelli
di eliminare il caffè,
le sigarette
di farla finita con qualcuno
o qualcosa,
una formalità
una formalità
o una questione di qualità
io sto bene io sto bene
io sto male io sto male
io non so io non so
come stare
dove stare
non studio
non lavoro
non guardo la TV
non vado al cinema
non faccio sport
io sto bene
io sto male
io non so cosa fare
non ho arte non ho parte
non ho niente da insegnare
è una questione di qualità
o una formalità
non ricordo più bene,
una formalità
« Chi ama la vita è sempre con il fucile alla finestra per difendere la vita…
Un essere umano che si adegua, che subisce, che si fa comandare, non è un essere umano»
(O.Fallaci, da un’intervista del 1979, di Luciano Simonelli)
Ma lo vedo solo io,
o quella frase è
un enorme
gigantesco
sconfinato
spropositato
paradosso?
mha...
perchè è lecito chiedersi se è davvero andata come ci hanno sempre detto, perchè è giusto trovare risposte a domande inevase.
Ecco un documentario che spiega l' "undicisettembre" da un altro punto di vista.
Loose Change 2nd ediction
il mio diploma in fallimento
è una laurea per reagire
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